Ahlan wa sahlan!
Oggi, dopo un lungo percorso, la manifestazione per la democrazia denominata "Millionere", è giunta a piazza Tahrir, che significa "libertà". Ho voluto andarci in piazza, per assaporare questo momento così importante.
Il tema di fondo, espresso con diversi slogan, è stato "Siamo tutti egiziani", "L'Egitto agli egiziani".
Hanno sfilato anche le donne e per me è stato emozionante sentire le loro voci alzarsi sfidando una cultura che le vede ancora poste un gradino sotto l'uomo.
Ma l'emozione ha riguardato tutto e tutti: essere presente ad una manifestazione per la conquista della libertà di pensiero e parola, dunque della democrazia, in un paese complesso e delicato come l'Egitto, fa certamente riflettere.
Mi chiedo: quanta fatica costa lottare per ottenere quei diritti che solo la democrazia può darci? e quanto è capace l'essere umano, dopo l'entusiasmo della conquista, di non cedere alle lusinghe del potere che da la delega democratica? e quanto è capace di mettere in atto la democrazia diretta e realmente partecipata? E quanto, infine, chi vanta di essere democratico e di governare per il bene dei cittadini, lo fa per se stesso, per il proprio ego anziché per il bene e per amore della collettività?
Dice Lao Tsu nel 17 capitolo del Tao Te Ching:
Di un grande leader che lo governa,
il popolo non avverte quasi la presenza.
Poi viene quello amato e stimato.
Poi quello temuto.
Infine quello combattuto e disprezzato.
Quando un capo non si fida di nessuno,
nessuno si fida di lui.
Il grande leader parla poco.
Non parla mai sconsideratamente.
Lavora senza badare ai propri interessi
e si ritira in buon ordine.
A opera compiuta, i sudditi dicono:
abbiamo fatto tutto da soli.
Tratto da: La saggezza del Tao, Wayne W. Dyer, Corbaccio edizioni
Con questa riflessione, che mi piace condividere con voi, vi lascio allegandovi alcune foto e brevissimi video della manifestazione.
Salam!
Simonetta
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