Ahlan wa sahlan,
è un po’ di tempo che non vi aggiorno su come stanno andando
le cose qui al Cairo. Non che nulla accada, solo che lo scorrere del tempo si
fa sempre più uguale a sé stesso, cosa che mi da la possibilità di riflettere sull'adattabilità dell’essere umano.
È proprio così, mi sono abituata vivere con un traffico
costante, a dormire con il suono dei clacson, a respirare quest’aria ammalata,
a camminare guardando in basso per non inciampare o cadere nelle buche, allo
strepitare del muazzim e a bere, a volte, l’acqua "del Nilo" (dell'acquedotto) solamente bollita, non filtrata.
Certo che il mio fisico se ne accorge, visto che qualche volta si è ammalato … niente di grave, ma quei raffreddori e mal di pancia che a Trento erano anni che non prendevo così sovente.
Certo che il mio fisico se ne accorge, visto che qualche volta si è ammalato … niente di grave, ma quei raffreddori e mal di pancia che a Trento erano anni che non prendevo così sovente.
Qui non puoi che essere soggetto alla malattia proprio a
causa dell’inquinamento ambientale di aria, acqua e cibo e a quello acustico e
questo mi riporta con la mente in quelle zone del mio Trentino dove l’inquinamento
è dovuto alla presenza dell’industria pesante o dei pesticidi (due nomi per
tutti: Valsugana e Val di Non). Non ho mai smesso di seguire con attenzione chi
nella mia terra si sta muovendo a difesa del territorio e a tutti loro rivolgo
la mia gratitudine.
Ma torniamo al Cairo. Le scuole sono chiuse e i bambini sono
in vacanza, al Naadi abbiamo avuto diversi matrimoni e oggi ho avuto il
desiderio di scrivervi dopo essere rientrata da un giro fatto con Elsa in
centro. Abbiamo fatto degli acquisti per l’evento di stasera al Naadi. Una
serata con cibo egiziano e libanese. Il tutto condito con un po’ di musica.
Si potrebbe pensare che anche al Cordi Jesu si festeggi il
compleanno de Profeta Muhammad per cui oggi è festa nazionale, ma in
realtà non è così: abbiamo deciso di trovarci la sera prima del secondo anniversario
della Rivoluzione.
Domani, infatti, sono previste due grandi manifestazioni:
una qui, in piazza Tharir, e l’altra a Masr El Gedida dove ha sede il palazzo
presidenziale. E chissà cosa succederà dopo.
Tra l’altro, sabato, ci sarà la sentenza del processo per il
massacro a Port Said, avvenuta lo scorso febbraio, quando vennero uccisi oltre
settanta tifosi della squadra El Ahly del Cairo. Gli ultras hanno già
manifestato in questi ultimi giorni bloccando diverse strade e minacciano
azioni più pesanti in seguito alla sentenza.
Anche queste manifestazioni stanno purtroppo diventando “abitudinarie”.
Dico purtroppo nel senso che personalmente non percepisco la possibilità reale
di un cambiamento della situazione di regime che si è venuta a creare e che sta
portando ad una povertà sempre più diffusa. Anche se spero di sbagliarmi questa
è la mia sensazione, peraltro suffragata da quanto scrive Samir Khalil Samir nell'articolo pubblicato qualche tempo fa sul blog.
E poi, a dirla tutta, ogni tanto sento il peso della mia
impotenza dinanzi a questi eventi. Mi rendo conto di quanto sia diverso opporsi
ad un “regime democratico laico” (che di questo si tratta nel nostro Paese) piuttosto
che ad uno religioso e non democratico. Cosa posso fare, cosa potrei fare, mi
chiedo.
Ed è proprio quando vado in giro per la strada che questi
pensieri si fanno sentire. Se qui in Cordi Jesu si lavora alla costruzione di
un “diverso piccolo mondo possibile”, appena varchi la soglia della missione
vieni catapultato nel mondo reale che è così grande rispetto al tuo “piccolo
mondo” che ti pare impossibile che esista la reale possibilità di cambiamento.
Ma poi riprendo in mano le mie emozioni negative e penso che
seminare con fede-fiducia, amore e passione sia l’unica vera modalità di
relazione con le cose della vita, e so per esperienza che questo è l’atteggiamento
giusto. Questo è quanto si sta facendo a Cordi Jesu, giorno dopo giorno, con i
bambini, con cristiani e mussulmani che qui trovano un luogo di aggregazione e
di crescita culturale.
E allora rimaniamo in attesa di vedere cosa succederà
domani, e poi ancora dopodomani e ancora più in là.
Intanto stasera passeremo una serata in compagnia, all'insegna della condivisione e della serenità. Perché anche questo serve a non prestare
il fianco alla negatività e alla pesantezza del mondo che ci circonda.
Salam
Simonetta
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