mercoledì 29 agosto 2012

Lettera aperta ai miei amici


Cari amici,
benvenuti sul mio blog!
Fra poco meno di un mese partirò per il Cairo dove trascorrerò sei mesi come volontaria presso la locale Missione dei Padri Comboniani “Cordi Jesu”.
Il contesto storico politico e sociale, che vede l’Egitto transitare dalla dittatura alla democrazia  è delicato e importante non solo per il popolo egiziano nel suo complesso, ma in particolar modo per la popolazione di religione cristiana.
Ciò che ha richiamato la mia attenzione in occasione del mio precedente viaggio e mi ha fatto maturare la decisione di chiedere l’aspettativa, è stata la situazione dei bambini orfani cristiani.
La loro situazione è di triplice svantaggio: sono orfani, sono poveri e sono cristiani.

Con Padre Giovanni Esti che conduce la Missione, partendo dal mio desiderio di lavorare con i bambini, siamo giunti ad elaborare un progetto imperniato sull’uso della creatività e del gioco che, oltre ai bambini orfani, potrà coinvolgere più ampiamente i bambini cristiani e quelli musulmani con obiettivi educativi ma anche di integrazione culturale. Un progetto che crea contatti e collaborazioni trasversali ed è orientato ad aiutare fasce di popolazione che di opportunità ne hanno poche. In questo momento storico l'Egitto si trova in bilico tra una deriva fondamentalista, con tutte le conseguenze che si possono immaginare, od un superamento culturale ed economico fondato su principi di convivenza civile. Noi lavoriamo per la seconda opzione.

Il progetto necessita ovviamente di fondi per poter diventare operativo e operante. Per la ricerca di finanziamenti, Padre Giovanni ha predisposto la scheda tecnica che trovate nella apposita sezione “progetto” che, oltre a descriverne i contenuti, ne dettaglia anche le spese.
Chi volesse contribuire può effettuare  con un donazione direttamente sul conto corrente dei Padri Comboniani (vedi “scheda finanziaria”) che è possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi.

Ringrazio in anticipo chi vorrà contribuire e sarà mia cura informarvi sui progressi e risultati raggiunti attraverso il blog.
Un caro saluto.

Simonetta


2 commenti:

  1. Ciao Simonetta
    complimenti per l'iniziativa davvero lodevole.
    non ho potuto fare a meno di notare che hai sottolineato il fatto di voler aiutare bambini cristiani.
    Secondo te questa discriminazione non rischia di accentuare la divisione tra mussulmani e cristiani?
    se l'obbiettivo e' l'integrazione perche' questa divisione?

    comunque ti faccio ancora i complimenti!
    sono tutti bravi a parlare (compreso il sottoscritto) ma pochi riescono a mettere in pratica quello che predicano!!

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    1. grazie per il tuo commento Mattia e per l'attenzione alla questione, ne sono felice. Il fatto è che i cristiani sono, in questo caso, la "minoranza" e dunque quella fetta di popolazione che soffre le maggiori difficoltà. Immaginati poi gli orfani! Il progetto, come hai letto, lavora anche nel senso dell'integrazione fra le due appartenenze attraverso il "gioco". Lavorare con i piccoli, significa avere la possibilità di creare un terreno fertile per l'integrazione. Per me l'opportunità è nata dalla conoscenza con Padre Giovanni Esti con il quale abbiamo condiviso anche la battaglia per riciclare i rifiuti anziché bruciarli! in Egitto c'è molto da fare anche in questo senso e, come puoi immaginare, anche in questo caso i bambini sono un terreno fertile per diffondere una nuova cultura.

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