martedì 1 ottobre 2013

Riflessioni sullo scorrere del tempo in questo inizio d'autunno

L'autunno è giunto e, come ogni anno accade, mi trovo a fare i conti con il cambiamento che questa stagione mi porta ... si tratta, soprattutto, di quel buio che mi accoglie alla mattina, assieme alla sveglia. Il passare degli anni però, con il carico delle sue esperienze, mi sta portando nuove sensazioni, nuove modalità di vivere il tempo, l'autunno e lo stesso buio. Non che la malinconia autunnale sia sparita, soltanto si è evoluta in una sorta di tenerezza nei confronti di questo tempo. Così, ieri, mi è venuto di descrivere quello che è, oggi, il mio sentire il tempo, questo tempo.

Ma come passa velocemente il tempo,
era ieri e fra poco sarà domani.
Dentro l’oggi ci passo quasi volando.
In un soffio mi passano le ore, e così i giorni.
Era estate solo qualche minuto fa
e già l’autunno, alla mattina,
bussa alla mia finestra
con il suo buio delle seiequindici.

E poi l’inverno anticiperà la primavera,
e sarà già ora di riaprire i bauli
resuscitando i vestitini, così freschi e gioiosi!

E il susseguirsi dei compleanni …
non è forse bello il susseguirsi dei compleanni?
Passato uno, l’altro è già lì che preme
invocando sempre la sua torta,
una cena speciale,
più raramente i fiori.

Signore Santo! mi pare di non avere il tempo
di ascoltare il tempo che passa.
Dov'ero ieri? E cosa facevo?
Così come avvengono i blackout
lungo gli incroci di minimo tre cose fatte insieme,
che  mi fanno dimenticare cose appena fatte,
oggetti giusto posati in posti improbabili,
così il tempo appare e scompare
quasi si divertisse a farmi scherzi …
gioca sgusciando nello scorrere
del mio vivere e pensare di ora
e in quello di ieri …
Ma che bella cosa questo tempo così burlone,
così  imprendibile e ingovernabile …
di certo un figlio dell’aria!

Ma sai, a ben pensarci, credo ci sia un momento
in cui il tempo si ferma:
succede nel silenzio e nella solitudine,
nella solitudine e nel silenzio …
allora io e il tempo ci guardiamo negli occhi
ci abbracciamo e coccoliamo
ché ci vogliamo bene in fondo
un bene autentico, senza fronzoli
quel genere di bene che travalica la forma
superando i confini terreni.
Un bene gratuito.

Simonetta



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