martedì 19 febbraio 2013

16 febbraio, si riprende …

a lavorare. O, meglio, prima di riprendere a giocalavorare  ci siamo fatti un film e una pizza ... 
Sì, perché dopo un mese in cui non abbiamo prodotto, in cui ho visto i ragazzi e Suor Teresa andando in visita allo Sheraton, ho ritenuto opportuno riprendere i contatti offrendo loro un momento conviviale.

In quest’ultimo tempo si sono intrecciate nuove relazioni con i nostri ragazzi che possono ampliare la portata del progetto facendolo andare oltre il teatro dei burattini creando le potenzialità per sperimentare, un domani, anche un vero e proprio teatro.
Si tratta dell’incontro con Luisella, italiana residente al Cairo, insegnante di danza contemporanea e, attraverso le maestre Teresa e Enrica, l’incontro con i ragazzi della scuola elementare e media della scuola internazionale italiana del Cairo, Leonardo da Vinci.
Queste nuove relazioni mi hanno fatto pensare che sarebbe stato importante creare una prima occasione di incontro conviviale per conoscersi fra noi e i genitori e fra i ragazzi.

Così abbiamo deciso per un film ed una pizza al Naadi di Cordi Jesu. Ci siamo trovati tutti insieme per vedere Ratatuille in arabo e di seguito mangiare assieme l’ottima pizza di James e i fantastici biscotti  e salatini dell'Angolo Solidale e per la Salute prodotti da Sabah.
Dopo le presentazioni fra i ragazzi, padre Giovanni e suor Teresa hanno illustrato le attività di Cordi Jesu e dell’orfanotrofio e la collaborazione fra le due realtà attraverso il progetto Maestri Burattini.
Poi Luisella si è presentata ai ragazzi proponendo le lezioni di danza cosa che ha scatenato un entusiasmo mai visto: si sono messi subito a ballare usando una sedia di legno come strumento a percussione. E’ proprio vero, gli egiziani, sia maschi che femmine, hanno la danza nel dna.

Con Teresa ed Enrica si è parlato di un possibile prossimo ingresso dei loro ragazzi nelle attività del progetto. Per ora, in attesa del momento adatto per questo inserimento, con lo scopo di creare una buona relazione fra i bambini, si è pensato di creare altre occasioni di incontro. I genitori, sia cristiani che mussulmani, si sono offerti di organizzare una giornata di gioco dove i ragazzi potranno fare un incontro di calcio, mentre le ragazze faranno una lezione di danza.
Non voglio dimenticare infine, la presenza di Loren, studentessa delle scuole superiori, che dovendo fare un periodo di tirocinio come volontaria presso associazioni riconosciute che si occupano di arte, ha chiesto di poter collaborare con noi.

Il mio tempo qui sta per scadere e ho come l’impressione che si stiano mettendo insieme nuove e belle energie che saranno in grado di proseguire al meglio il progetto. Questa cosa mi rende felice e mi aiuta a preparare la mia partenza con maggiore serenità, anche se so già che la nostalgia sarà tanta.

Salam!
Simonetta

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