giovedì 28 febbraio 2013

2 giorni di full immersion allo “Sheraton”

Ahlan wa sahlan habibi!
non ho parole per descrivere la gioia provata nel trascorrere due giorni con Suor Teresa e i suoi ragazzi ospite a casa loro: un’esperienza che porterò sempre custodita nel mio cuore.
Mi sono letteralmente lasciata sommergere dall'esuberanza e dalla gioia dei ragazzi allo stesso modo di come sono stata amorevolmente coinvolta nei loro problemi. 
Ho avuto la fortuna di poter accompagnare Sr Teresa alle scuole elementari e medie dove doveva andare a parlare di alcuni ragazzi. Beh, mi è sembrato di entrare nelle scuole del mio tempo quando rispetto e ordine erano dei valori importanti e sentiti. In entrambe le scuole, come era prevedibile, sono stata al centro della curiosità dei ragazzi che, alla fine, venivano a presentarsi (in particolar modo le ragazze).
Quando poi i nostri ci vedevano … apriti cielo che corse e che abbracci!

E poi … svegliarmi la mattina sentendo Sr Teresa suonare la campanella prima con delicatezza e poi sempre più forte, incominciare a percepire le prime voci assonnate dei ragazzi fino a sentire il gioioso frastuono della “mandria” scatenata che, poco dopo, si acquieta nel ritmo pacato della preghiera del mattino condotta da Padre Kamil. A seguire lo scrosciare dei ragazzi giù per le scale come un torrente in piena che sfocia imptuoso nel refettorio per la colazione. Sentire questo e raggiungerli per salutarli prima della scuola, è stato per la mia anima un vero toccasana.

Sono belli e sono vivi. Sono anche pieni di problemi, ma quando ti parlano, quando si rivolgono a te perché sanno che li ascolti e puoi dare loro una mano a comprendersi, a ragionare, riflettere. Quando ti parlano di quello che gli si muove dentro e gli proponi esperienza e suggerimenti con amore e partecipazione, quando questo accade, c’è un attimo in cui senti la profonda gioia del dare e del seminare
In quel momento capisci che tutto il tuo percorso ha un suo preciso senso che va oltre la tua persona. Va oltre nel momento in cui la tua sintesi interiore diventa strumento e nutrimento per qualcun altro. E’ il momento in cui tu diventi il testimone vivente della tua stessa esperienza di vita.

Ho fatto poche foto stavolta, come se non fosse possibile creare una distanza fra me e loro. Alcune sono della struttura, altre della scuola media e della sua biblioteca. Poi la chiesa copta ortodossa vicino alla casa e, per finire, l’abbraccio affettuoso di Sr Teresa che vale più di ogni ricostituente!
Salam!
Simonetta

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