martedì 27 novembre 2012

Il sabato dei ragazzi e l’InaugurAZIONE


24 novembre 2012

Ahlan wa sahlan!

Oggi la giornata si presenta davvero intensa: questa mattina arrivano i ragazzi per il laboratorio Giocalavorando e alle 19 si inaugura l’ASo&Sa. Abbiamo deciso di sala dell’incontro perché il laboratorio d’arte è troppo piccolo.
Il sabato mattina fortunatamente sono libere le sale che generalmente vengono usate dai gruppi di preghiera nigeriani, evangelici e neocatecumenali. Abbiamo optato per quella di questi ultimi che ha tre bei grandi tavoli. Allestita la sala, l’allegra brigata è arrivata guidata dalla loro Teresa e, dopo che sono passati in chiesa per una preghiera, assieme a Mona abbiamo incominciato il lavoro. I ragazzi hanno mostrato il compito svolto sul tema delle espressioni e la mattinata è proseguita lavorando sui sentimenti e sulle emozioni, su ciò che ci piace e fa stare bene e ciò che invece non amiamo e ci fa stare male.
I ragazzi amano parlare di sé, esprimersi e mentre si parla disegnano con grande spontaneità. Ci hanno detto che sono contenti di questo appuntamento e che aspettano volentieri il sabato.
Come è giusto che sia, poi c’è il momento della ricreazione durante il quale hanno giocato a nascondino mangiando la merenda preparata da Sabah. Poi prosegue il confronto sui temi trattati, Mona e Teresa raccontano delle storie che trattano delle paure, dei timori e dei conflitti e di come si risolvono.
Sono belli e dolci i nostri ragazzi e ogni volta è una gioia incontrarli.

I ragazzi ripartono con Malak (che significa Angelo) alla volta di casa con la promessa di rivederci sabato prossimo. 







 




InaugurAZIONE!
È già ora di pranzo e di proseguire nei preparativi dell’evento. E così facciamo. Come è nel mio carattere mi “impanico” al pensiero che arrivi tanta gente e che, magari, le cose possano non andare bene come nelle aspettative. Sono fatta così, ma spero di migliorare crescendo!
Nel corso del pomeriggio, molte persone telefonano scusandosi per la loro assenza che giustificano col timore dei disordini a causa dei preparativi della grande manifestazione del 27 novembre. Effettivamente anche attorno a noi pare che ci sia meno traffico del solito. 
Questa cosa un po’ ci scoraggia, ma Padre Giovanni ci tranquillizza amorevolmente. Anche lui arriva in ritardo dalla messa del sabato a Maadi per via del rallentamento dei mezzi pubblici. Non vi racconto molto della festa che di più parlano le foto. 
Vi metto a parte del menù e vi dico solo che dopo la presentazione abilmente fatta da madame Elsa con traduzione simultanea di Samy, padre Paul ha fatto la preghiera benedicendo il nostro lavoro e Giovanni ha illustrato le macchine e i prodotti. Dopodiché abbiamo aperto “le danze”!
Valter ha curato la parte delle vendite al negozio mentre io facevo il latte di soia e distribuivo quello di riso e nocciole fatto il giorno prima.
Thaddaus macinava farina di ceci al mulino, Giovanni friggeva verdure in pastella mentre l'essiccatore produceva mele e banane secche e avevamo pronta una enorme pentola (di quelle apposite) di una squisitissima marmellata di arance che ha incontrato il gusto di tutti. Per utilizzare anche il brodo vegetale, abbiamo preparato una crema di carote cotte nel latte e brodo vegetale, alla quale abbiamo aggiunto del buonissimo formaggio fresco morbido tipico egiziano. Una spolveratina di timo e anche questa crema ha avuto il suo meritato riscontro. Poi una crema di formaggio con capperi timo e prezzemolo e un italianissimo pesto! Come dolci i meravigliosi petit four e i kahk di Sabah
È andato tutto davvero molto bene e i miei timori si sono sciolti come neve al sole.
Salam!
Simonetta
qui le foto





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